I Risultati dei nostri Test di Personalità: come interpretarli correttamente

Iniziamo col dire che i test di personalità da noi ideati sono influenzati da numerosi fattori, la maggior parte dei quali di tipo soggettivo. Ogni persona è diversa e uno degli scopi dei test psicologici è proprio quello di rilevare tali differenze, così da fornire un profilo unico e il più possibile calzante.

come interpretare i risultati dei test

Semplificando e riassumendo la questione, possiamo affermare che i fattori sostanziali in grado di condizionare l’esito dei test sono cinque:

1. L’età dell’utente
2. Il suo retroterra culturale / bagaglio esperienziale
3. Il grado di apertura mentale
4. Il livello di concentrazione e attenzione
5. Il grado di sincerità

L’importanza dell’apertura mentale
Questo è un prerequisito basilare in tutti i test che indagano la personalità, in particolar modo in quello della consapevolezza, del risveglio e nel grande test della personalità. Per apertura mentale si intende non tanto la predisposizione verso il prossimo e l’accettazione della diversità, quanto la capacità di rivolgere lo sguardo dentro di sé e prendere atto del proprio modo di essere, con relativi limiti, idiosincrasie, pregi e difetti. Apertura verso se stessi innanzitutto, e come conseguenza anche verso tutto il resto. A tal riguardo va annotato che la dualità alla base del funzionamento della nostra mente spinge verso la divisione e la separazione, ossia verso la categorizzazione e la radicalizzazione degli opposti: dentro-fuori, bene-male e così via. Ma si tratta di un’illusione mentale ed egoica, come vedremo nel paragrafo successivo.

Il mondo esteriore come riflesso di quello interiore
La realtà potrebbe essere descritta, in termini filosofico-spirituali, come un riflesso delle nostre paure, speranze e bisogni più o meno coscienti. Il nostro mondo interiore plasma quello esteriore. Chi accetta se stesso e i propri limiti tenderà a percepire la realtà esterna in maniera più obiettiva, nel bene e nel male, mentre chi non è avvezzo a scavare nella propria interiorità avrà bisogno di idealizzare e categorizzare il mondo esteriore per compensare una mancanza di consapevolezza interna. Tutto ciò si traduce, durante lo svolgimento dei test, nella scelta di risposte che appaiono come “giuste” o socialmente desiderabili, ma che non sono realmente sentite dall’utente che le fornisce. Il motto del nostro portale trae origine proprio da qui, volendo nel suo piccolo stimolare i lettori verso l’introspezione: γνῶθι σεαυτόν – nosce te ipsum – conosci te stesso.

L’interdipendenza dei cinque fattori
Naturalmente ognuno dei cinque elementi sopraelencati è strettamente correlato a tutti gli altri, al punto tale che possiamo definirli complementari. L’età influisce sul bagaglio di esperienze e conoscenze di una persona, così come queste ultime pesano sul grado di apertura mentale della stessa. Insomma, per farla breve, i cinque fattori sono tutti importanti sebbene quello dell’età sia da considerarsi determinante, specialmente quando essa è particolarmente giovane.

Procedendo con l’analisi vedremo infatti che i risultati dei test vanno sempre e comunque rapportati all’età anagrafica dell’utente, e cercheremo di fornire una formula interpretativa personalizzata per ciascuna delle principali fasce d’età.


Test dell’età mentale: Interpretazione del risultato

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Legame fra età mentale ed età anagrafica
Trattandosi di un test a metà fra il serio e il faceto, adatto a persone di tutte le età, il punteggio finale rappresenta un fermoimmagine della mentalità attuale dell’utente. Va notato che i soggetti molto giovani, in particolare gli adolescenti, tendono a fornire risposte più nette e decise rispetto alle persone attempate, ottenendo non raramente elevati punteggi di età mentale. Non c’è nulla di strano in questo, infatti il test tiene in scarsa considerazione l’età anagrafica di chi lo esegue, privilegiando al contrario le risposte scelte. Questo spiega come un ragazzino di dodici anni possa ottenere un’età mentale addirittura superiore a quella di un sessantenne.

Un esempio. La domanda circa le sostanze illegali prevede fra le varie risposte questa in particolare: la droga fa male. È una tipica risposta da persona anziana e bacchettona, ma è più probabile che a darla sia un giovane inesperto piuttosto che una persona navigata e maggiormente consapevole rispetto al problema delle droghe.

Il ruolo delle aspettative personali
Da notare poi che i meno giovani tendono a scegliere risposte particolarmente spensierate nella speranza di vedersi togliere qualche anno almeno a livello mentale. Qui entra in gioco il fattore numero 5, ossia il grado di sincerità dell’individuo. Avviene anche il fenomeno complementare, ossia quello dei giovanissimi che cercano di dare risposte particolarmente seriose per apparire più maturi. Noi non possiamo farci nulla, spetta a te rispondere con la massima trasparenza, oppure decidere se fornire risposte caricaturali, più o meno socialmente accettabili, magari anche solo per curiosità.

Addizioni e sottrazioni
Consci di questo fenomeno, abbiamo inserito un gran numero di domande e risposte molto diverse fra loro, così da permettere a chiunque di aumentare e diminuire il proprio punteggio durante l’esecuzione del test. A tal proposito devi sapere che le risposte possono aggiungere o togliere anni. L’implementazione di questa strategia permette di bilanciare meglio il risultato finale. Perciò, se ad una determinata domanda dai una risposta un pochino superficiale tipica di uno sbarbatello, puoi sempre rifarti nelle domande successive ed evitare di cuccarti il profilo di un infante!

Prova il nostro TEST DELL’ETÀ MENTALE


Test della Consapevolezza e Test del Risveglio: Interpretare i risultati

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Premessa
Nell’utilizzo di questi due strumenti unici nel loro genere giocano un ruolo fondamentale, oltre all’età dell’utente, il grado di apertura mentale e il livello di attenzione. Le rispose sono di tipo qualitativo, ragionato; se lette frettolosamente e con superficialità conducono inevitabilmente all’ottenimento di un punteggio modesto.

Avvertenze generali
Il test della consapevolezza e quello del risveglio andrebbero dunque eseguiti con la massima concentrazione, sforzandosi di capire il significato di ogni singola risposta, seppur apparentemente banale, prima di operare le proprie scelte. Per quanto concerne il tasso di apertura mentale, va specificato che l’impostazione dei test prevede che l’utilizzatore possieda un certo grado di maturità e inclinazione verso l’introspezione. Difficilmente un adolescente di età inferiore ai 16 anni riuscirebbe a cogliere determinate sfumature insite nelle domande e nelle risposte, pertanto si consiglia ai più giovani che vogliano comunque affrontare queste due prove, di farlo in compagnia di un adulto che funga da supporto.

Avvertenze per i frettolosi
Allo stesso modo, anche una persona adulta abituata ad affrontare la quotidianità con il “pilota automatico” inserito e poca voglia di andare a fondo nelle cose, troverebbe questi due test ostici e poco interessanti. Se questo è il tuo caso, il nostro consiglio è di tornare quando avrai almeno un’ora di tempo tutta per te, e soltanto dopo aver svuotato la mente dai doveri, dalle responsabilità e da tutto ciò che possa spingerti ad apparire in un determinato modo. Ricorda che dare risposte rapide ed impulsive conduce sempre e comunque verso un punteggio medio-basso.

Risposte autentiche e risposte socialmente desiderabili
Un problema comune a tutti i test di personalità, o forse dovremmo dire a tutte le persone, è quello che risiede nella differenza fra le risposte percepite come vere e quelle percepite come socialmente desiderabili. Gli individui più insicuri, coloro che danno maggior peso all’opinione altrui e alle apparenze, così come al cosiddetto “politicamente corretto”, manifestano una certa predisposizione verso le risposte ritenute “giuste”, ma non necessariamente percepite come autentiche.

Facciamo un esempio; prendiamo in esame la domanda del test della consapevolezza che riguarda la formulazione dei giudizi. Abbiamo notato che moltissime persone scelgono questa risposta: giudicare è sempre sbagliato. Ma quanti lo pensano veramente? E quanti, piuttosto, se si sentissero completamente liberi da ogni condizionamento sociale, risponderebbero con quest’altra opzione: tutti noi formuliamo giudizi, però non è necessario esternarli (?).

Se ritieni che questo sia il tuo caso, nessun problema, ora che ne hai preso atto non devi fare altro che ripetere i nostri test facendo tesoro di questa nuova consapevolezza e vedrai che il risultato finale sarà più interessante.

Veniamo ora all’interpretazione dei risultati
Diamo per scontato che tu abbia letto con attenzione domande e risposte, che tu che abbia operato le tue scelte con sincerità e che la tua età anagrafica sia di almeno 16 anni. Se hai meno di 16 anni non devi allarmarti nel caso in cui il tuo punteggio sia basso, è perfettamente normale. Torna a trovarci fra qualche anno.

Se hai ottenuto un punteggio modesto significa che:
– la tua coscienza è ancora in fase embrionale, vuoi perché sei troppo preso/a dagli aspetti materiali della vita (lavoro, soldi ecc.), vuoi perché manchi di spiritualità e quindi ritieni, consapevolmente o meno, che l’esistenza umana si riduca al solo fare, consumare, possedere. Sostanzialmente ti identifichi in ciò che fai, in quello che possiedi e nei risultati concreti e misurabili che ottieni. Ciò che manca è l’aspetto legato all’Essere e al Sentire, senza i quali, purtroppo, non vi è alcuna possibilità di sviluppare una consapevolezza che vada oltre l’ego e le percezioni dei cinque sensi.

Se hai invece ottenuto un punteggio intermedio vuol dire che:
– la tua coscienza è viva, reattiva e potenzialmente pronta per proseguire nel suo viaggio di espansione verso l’infinito. Questo discorso vale soprattutto per chi è ancora giovane, diciamo dai 40 anni ingiù. Chi si trova in età più avanzata è raro che subisca scossoni a livello coscienziale, sebbene in questo campo non si possa escludere nulla a priori. Si tratta di un viaggio senza ritorno, nel senso che una volta acquisita una forma di consapevolezza più ampia non c’è possibilità di fare dietrofront. Inoltre, progredire in termini spirituali significa eliminare tutto ciò che non serve, avere meno per essere di più. Ecco perché molti decidono, consapevolmente o meno, di accontentarsi di una coscienza a tratti alterni.

Se il tuo punteggio è elevato possiamo affermare che:
– sei un attento osservatore, curioso, il quale cerca un senso più autentico anche nelle cose apparentemente ovvie e scontate. Una persona che non si accontenta, insomma, ma non in termini materiali, bensì spirituali. Generalmente chi giunge a questo livello di coscienza non lo fa per caso, bensì come conseguenza di una scelta personale consapevole. Dal momento che non si può ritornare ad essere inconsapevoli, il tuo destino sembrerebbe essere segnato: dovrai proseguire su questa strada, che ti piaccia o no. Se cercherai di fare diversamente finirai per tradire la tua natura e non troverai alcuna soddisfazione nel farlo. Se queste parole ti suonano bizzarre o incomprensibili, allora è probabile che tu abbia ottenuto un punteggio elevato per puro caso o perché cercavi di scovare le riposte “giuste”.

SFERE DI INTERESSE (solo per il Test del Risveglio)
Le cosiddette sfere di interesse sono quattro e investigano determinati ambiti della coscienza e del comportamento, pur essendo, naturalmente, collegate fra di loro. Il punteggio indica il grado di avanzamento in quel dato campo. Nello specifico esse riguardano:

Il Distacco
L’opposto dell’attaccamento, ossia la capacità di distaccarsi psicologicamente da tutto ciò che è frutto del mondo: oggetti, denaro, lavoro, affetti. Sì, anche le relazioni interpersonali fanno parte di questa sfera: l’anima ricerca l’assoluto, mentre la gran parte dei rapporti terreni basati su parentela e bisogno reciproco è del tutto transitoria.

La Disillusione
Dopo una prima fase di turbamento, rifiuto e rabbia, arriva il disincanto. L’ego fa resistenza e non vuole mollare le sue illusioni e false sicurezze; mentre l’anima, che osserva le cose da una prospettiva non terrena, inizia poco alla volta a demolire tutto ciò che non serve più.

La Scomodità
Una vita comoda e agiata non favorisce l’evoluzione spirituale e mal si concilia con il processo di risveglio. Volenti o nolenti, la sofferenza è un potenziale catalizzatore spirituale, e sapersi distanziare dalle tante comodità di questo mondo consumistico è un primo passo fondamentale verso una rinnovata visione dell’esistenza.

La Sintomatologia
Il processo di risveglio dell’anima si manifesta attraverso una complessa serie di sintomi e fenomeni non sempre facili da carpire. Abbiamo cercato di raccogliere quelli più comuni e tipici delle fasi iniziali e intermedie del percorso di risveglio.

Prova i nostri test esclusivi, non li troverai altrove:
TEST DELLA CONSAPEVOLEZZA
TEST DEL RISVEGLIO


Il Grande Test della Personalità: Analizzare il risultato

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La fretta è cattiva consigliera
Come per gli altri test, vale anche in questo caso la regola dell’attenzione e dell’apertura mentale. Per poter dare risposte appropriate bisogna prima averle lette tutte quante ed essersi presi qualche istante per riflettere sulla scelta migliore. È bene ricordare che non ci sono risposte corrette ed errate, bensì risposte che riflettono maggiormente il proprio modo di essere rispetto ad altre. La scelta dovrebbe ricadere sull’opzione che viene percepita come più affine al proprio modo di pensare e di essere.

Come sono e come vorrei essere
La premessa riguardante l’attenzione e l’apertura mentale ci porta alla seconda questione, quella dell’eterno dilemma fra come si è veramente e come si dovrebbe/vorrebbe essere. Perché accade ciò? La risposta è banale e complessa al tempo stesso. Semplificando si può rispondere che è tutta colpa della società con i suoi modelli di perfezione irraggiungibili e non sempre salutari. Tuttavia, approfondendo un minimo la faccenda, appare evidente come l’essere umano, per sua stessa natura, tenda sempre e comunque ad uniformarsi alla maggioranza. E così si viene a creare una scissione fra quello che una persona sente e percepisce realmente rispetto a quello che dovrebbe pensare e fare secondo i canoni della società (o meglio, della massa).

Realtà versus Virtualità
Un esempio? Alle domande riguardanti l’ambito della coscienziosità un grande numero di utenti risponde in maniera impeccabile, lasciando trasparire un notevole senso di responsabilità e premurosità in ogni azione. Puoi usciamo di casa e vediamo che la maggioranza non rispetta i limiti di velocità, guida con il telefonino davanti agli occhi a pochi centimetri di distanza da pedoni e ciclisti, si spazientisce per un nonnulla, agisce in maniera spesso disattenta e potenzialmente pericolosa per sé e per gli altri. Perché, dunque, questa dicotomia? Perché nel mondo reale le persone non possono fingere per tutto il tempo e il loro vero modo di essere prima o poi viene a galla, mentre quando sono da sole davanti ad uno schermo possono più facilmente interpretare un ruolo diverso.

Se pensi di ricadere all’interno di questa casistica, non c’è da preoccuparsi: prendine atto e quando te la senti vai a ripetere i nostri test tenendo ben presente questa nuova consapevolezza e vedrai che i risultati saranno decisamente più appaganti.

Veniamo ora all’interpretazione dei risultati
Diamo per scontato che tu abbia letto con attenzione domande e risposte, che tu che abbia operato le tue scelte con sincerità e che la tua età anagrafica sia di almeno 10 anni. Se hai meno di 10 anni ti consigliamo di rifare il test in compagnia di un genitore e di farti spiegare tutto ciò che non ti è chiaro.

Cos’è il livello di energia psichica?
Si tratta di un indicatore del proprio livello di dinamismo e vigore sia fisico che mentale.
Un basso livello di energia psichica denota una mente pigra, svogliata, che tende ad accontentarsi delle prime impressioni. Una sorta di risparmio energetico psicofisico.
Un punteggio intermedio di energia psichica configura una mente pronta quando serve, che non si tira indietro quando c’è da elaborare qualcosa, ma che ama anche rilassarsi di tanto in tanto.
Un elevato punteggio di energia psichica delinea invece i tratti di una mente iperattiva, a tratti agitata, sempre pronta all’azione, a volte persino maniacale e comunque poco incline a “staccare la spina”.
Il livello di vigore mentale si ripercuote altresì su quello fisico, perciò chi è pigro mentalmente tenderà a prediligere la comodità, laddove le menti “vulcaniche” non si lasceranno spaventare dalla necessità di compiere sforzi fisici.

La descrizione della personalità
L’enunciazione della personalità consiste in una sorta di componimento creato su misura attorno alle risposte di ciascuna persona. La descrizione prende in esame ognuno dei 16 tratti di personalità: socievolezza, razionalità, emotività, perfezionismo, vivacità, estroversione, coscienziosità, sensibilità, tolleranza, creatività, accortezza, sicurezza, autonomia, spiritualità, ironia, egoismo.
Il software crea una o due frasi su ciascun tratto scegliendo fra 80 diverse possibilità, e ciò che ne viene fuori è una descrizione dettagliata e su misura.
I tratti di personalità presi in esame rivestono eguale importanza, quindi nessuno di essi prevale sugli altri.

Descrizione poco calzante: cosa fare?
Il grande test della personalità è progettato per raggiungere la massima accuratezza al secondo e terzo tentativo, pertanto ti consigliamo vivamente di ripetere la prova almeno una volta. Se il risultato ti soddisfa puoi fermati alla prima esecuzione, mentre se ritieni che la descrizione di alcuni tratti sia poco calzante, è necessario ripetere il test. Ad ogni nuovo tentativo ti verranno proposte alcune domande inedite con il fine di indagare più in profondità quei tratti che non sono ancora del tutto chiari.

Conosci meglio te tesso con il nostro GRANDE TEST DELLA PERSONALITÀ


Il Test di Intelligenza Logica (QI): Cosa significa il punteggio?

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Ridimensionare l’importanza del quoziente intellettivo
Partiamo col dire che i quiz di intelligenza sono, a nostro parere, sopravvalutati. Questo succede principalmente a causa della predominanza della mentalità anglo-sassone nella società moderna. Gli americani, in particolare, adorano misurare tutto, arrivando in certe occasioni a peccare di riduzionismo. La loro forma mentis è decisamente pragmatica, il che è un fatto assolutamente positivo, ma, come in ogni cosa, l’esagerazione non fa mai bene.
I test del QI misurano una parte della cosiddetta intelligenza, e soltanto quella. Per quanto importanti possano essere le abilità logico-matematiche, l’intelletto umano è ben più complesso di così e non può essere misurato complessivamente con un singolo questionario.

Ma allora perché un test di intelligenza?
Per due motivi:
1) perché è divertente;
2) perché è utile per allenare la mente.
Il nostro test di intelligenza è adatto a chiunque, anche ai bambini, e in seguito spiegheremo come valutare il punteggio finale in base all’età dell’utente che si sottopone alla prova. Inoltre, non essendo limitato dalla presenza del timer, dà la possibilità di prendersi tutto il tempo necessario per comprendere le domande e trovare la risposta corretta. È un allenamento molto utile nella preparazione per un esame o un quiz in cui siano richieste abilità logico-razionali. Chi desideri ottenere un risultato valido ufficialmente, non dovrà fare altro che impostare autonomamente un cronometro a 20 minuti e terminare il test allo scadere del tempo.

Fattori che influenzano il punteggio del QI
Potrà forse apparire scontato, ma è bene ribadirlo: il punteggio del QI è pesantemente influenzato da alcuni elementi del tutto personali, quali il background formativo, l’età e la familiarità con i test di intelligenza. Chi possiede una formazione di tipo scientifico è avvantaggiato per ovvie ragioni, essendo molto più avvezzo a fare uso delle abilità logico-matematiche; ma non significa che sia più intelligente.
Chi ha già eseguito altri test di questo genere sa come funzionano e che cosa aspettarsi, quindi sarà in grado di svolgere il nostro test in maniera più spigliata riuscendo a rispondere ad un maggior numero di domande a parità di tempo.
Infine abbiamo l’età. Il nostro test può essere eseguito anche da un bambino a partire dai 10 anni circa. Ma vediamo come interpretare il punteggio sulla base dell’età anagrafica.

Valutazione del QI in base all’età
La media statistica del nostro test di intelligenza logica va da 85 a 115. Ciò significa che oltre il 60% della popolazione, indipendentemente dall’età, ricade all’interno di questa fascia. Ora scopriamo come rapportare (normalizzare) il proprio punteggio alla media statistica a seconda dell’età anagrafica.
Se hai 10-12 anni: moltiplica il tuo punteggio per 1,3. Vediamo un esempio. Punteggio assoluto: 70. Punteggio normalizzato per età: 91 (70×1,3)
Se hai 13-15 anni: moltiplica il tuo punteggio per 1,2. Vediamo un esempio. Punteggio assoluto: 70. Punteggio normalizzato per età: 84 (70×1,2)
Se hai 16-17 anni: moltiplica il tuo punteggio per 1,1. Vediamo un esempio. Punteggio assoluto: 70. Punteggio normalizzato per età: 77 (70×1,1)
Se hai 18 anni almeno: il tuo punteggio non richiede alcun aggiustamento.

Metti alla prova e tue abilità logico-matematiche con il nostro TEST DI INTELLIGENZA LOGICA